Ritorno alla caverna dei Goonies

Vent’anni prima di riuscire a trovare il codice per lo zombi nella sua invincibile serie TV “The Walking Dead”, in tempi lontani, Sean Astin cercava indizi su come trovare il tesoro dei pirati nei film d’azione e avventura per ragazzi degli anni ’80. Questo opuscolo iconico intitolato “I Goonies” ha resistito alla prova del tempo e rimane una pietra miliare del divertimento di intrattenimento per ragazzi.

Come pietra angolare del genere d’avventura per famiglie negli anni ’80, “I Goonies” abbraccia il genere dei film d’avventura con le sue premesse stilizzate e le sue performance al cardiopalma. Con un cast di stelle emergenti come Sean Astin, Corey Feldman e Josh Brolin, il film ha dimostrato di essere una carta vincente, facendo illuminare gli occhi dei giovanissimi spettatori.

L’azione di “I Goonies” prende vita in una piccola città dell’Oregon a cui sta per essere strappato il cuore – una banda di adolescenti che si autodenominano i Goonies scoprono che le loro case stanno per essere demolite per fare spazio a un campo da golf da parte di avidi sviluppatori. Con la disperazione alle spalle e nulla da perdere, i ragazzi scoprono una vecchia mappa del tesoro sul soppalco del loro capobanda, Mikey, interpretato da Sean Astin.

La mappa traccia un percorso a un leggendario tesoro pirata nascosto da un pirata di nome Willy l’Orcocenico secoli prima. Conscia della sua ultima possibilità di salvare la comunità, la banda si imbarca in una missione suicida per trovare il tesoro. Ma non sono solo – una famiglia di criminali chiamata i Fratelli hanno le proprie intenzioni di rubare il tesoro.

Appena i Goonies iniziano la loro ricerca del tesoro, lo spettatore viene trascinato in una serie di avventure intricate e intrecciate, piene di trappole, indovinelli e corsi infernali. Ogni passo della trama è segnato da imprevisti pericoli e sorprese che catturano e incantano le giovani menti. L’intera esperienza è una cavalcata di adrenalina che ti lascia senza fiato fino all’ultimo momento.

“I Goonies” trionfa nel far sì che ogni carattere abbia la sua distinta personalità e venga ricordato alla fine del film. Che si tratti della natura temeraria e impulsiva di Brand (Brolin), del fascino nerd di Mouth (Feldman), dell’innocenza indifesa di Chunk (Cohen), o della gentilezza compassionevole di Andy (Green), ogni personaggio fluttua in un arco narrativo ben definito che li fa maturare in qualcosa di più di quello che erano all’inizio del film.

Prodotto da Spielberg e diretto da Richard Donner, “I Goonies” ha mescolato per la prima volta il concetto di avventura alla ricerca del tesoro con un gruppo di adolescenti. Prendendo un’epica trama di “Indiana Jones” e mettendola nelle mani di un gruppo di adolescenti curiosi e caparbi, “I Goonies” è riuscito a reintrodurre il mito del tesoro, che fino ad allora era appannaggio di adulti e archeologi avventurosi.

Oltre a essere un capolavoro per ragazzi, “I Goonies” ha una sottile e critica prospettiva sociale. Esprime la precarietà di una classe media meno abbiente contro la grettezza dei capitalisti con solo interessi materiali, mostrando che l’innocente desiderio e la sana rivalsa dei ‘piccoli’ può ancora prevalere. Questo messaggio, insieme all’entusiasmo e al divertimento senza sosta, è la ragione per cui, dopo più di tre decenni, “I Goonies” continua a essere un classico amato dalla famiglia. “I Goonies” resteranno per sempre giovani di cuore, esattamente come lo sono rimasti nella memoria del loro pubblico affezionato.

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